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§CONSIGLI DI LETTURA: Stupro a pagamento

Stupro a pagamento: di Rachel Moran

“Stupro a pagamento”, Edizioni Fuori Rotta, di Rachel Moran, è un libro autobiografico in cui è narrata parte della vita trascorsa dell’autrice del testo. Nelle narrazioni autobiografiche vi sono diversi approcci nel presentare il passato che è proprio, nel presente, in un luogo pubblico che è quello dei lettori. Il passato, nelle trascrizioni, non è un intervallo unico e lineare. Gli eventi talvolta seguono una scansione progressiva, che è anche intervallata da ritorni di ciò che avvenne nell’istante di lettura, oppure prefigurazioni di ciò che avverrà in un futuro anteriore. O ancora tutte e tre le opzioni nella stessa trama narrativa. L’autobiografia può essere svolta in una narrazione di momenti apicali e fondanti che portano alla costruzione del personaggio nel presente della lettura, oppure in un continuo scorrere delle fasi del proprio vivere, sempre selezionato, come maree riverse sulla spiaggia. Talvolta il passato ritorna in uno stesso punto che è considerato il tema del libro. Una autobiografia è l’occasione per parlare esclusivamente del proprio mondo interiore, oppure degli eventi storici in cui ci si è trovati ad affrontare sia a livello delle proprie relazioni sia per fasi storiche che hanno riguardato i contemporanei. Oppure per giustificare e comprendere le proprie scelte del passato. Se poi vi è anche una riflessione etica sul proprio operato e sulle società in cui si fu e si è immersi, l’autobiografia diventa un memoriale che, in base ai temi esposti, si configura anche come una denuncia sociale. Il corpo e il proprio vivere diventano gli elementi per un’analisi della società di lungo periodo nelle asimmetrie di potere e deprivazione che in essa albergano.

Il libro “Stupro a pagamento” di Rachel Moran è tutto questo. È stato scritto in dieci anni, e nel momento in cui l’autrice cercava di comprendere e ricostruire il suo passato, le cause e i processi erano ancora in atto dentro di Lei, sia a livello emotivo sia sul piano pubblico. È una narrazione del proprio passare, in modo apparentemente caotico, verso una maggiore consapevolezza della propria condizione interiore che è comune alle donne, di tutte le donne del pianeta. La prostituzione è una forma originaria di schiavitù, in cui la donna, tutte le donne potenzialmente sono oggetto di scambio. Stuprare significa anniettare, demolire, scarnificare: manipolare ciò che già nella propria testa si considera un oggetto inerte.

La prostituzione agisce e permane nella visione della donna come oggetto disponibile ed eventualmente da distruggere.

La donna che è nella prostituzione deve essere continuamente distaccata da se stessa, dove lo schermo che essa crea per sopravvivere emotivamente e fisicamente, alla fine, dopo un lasso di tempo che può durare un mese o anni, cede nella malattia e nella morte.

Rachel Moran racconta la sua vita partendo dalle difficilissime condizioni famigliari, fino ad arrivare alla prostituzione descrivendone le caratteristiche sue personali e generali.

Questo libro non è solo un resoconto freddo, anzi è accorato, carnale, emotivamente coinvolgente. Questo libro mostra, nel variare degli stili del racconto, nelle analisi sincere e dure verso di sé e gli altri, cioè i maschi, l’ORRORE.

Ogni maschio che legge, se vuole e dichiara a se stesso il proprio pensiero e l’orizzonte culturale in cui è immerso, non può che provare vergogna, e se è dotato di empatia, immedesimandosi nella protagonista e nelle prostitute in genere, non può che sentire la colpa, anche se non ha mai compiuto ciò che è descritto nel libro.

Questo libro è una occasione di sorellanza per tutte le donne e di ascolto della propria interiorità femminile riguardo gli uomini.

Non posto stralci di questo libro, come di solito evidenzio nei consigli di lettura, per rispetto all’eventuale lettrice o lettore, ma non per una forma traslata di censura. No: è un libro terribile. Bello, scritto sul proprio sangue e sulla propria carne. E sia chiaro non vi sono indugi ammiccanti su situazioni erotiche e scabrose. No. Anzi, quelle considerate tali, mostrano l’opposto: la mancanza di amore, di sesso vero, di empatia, di unione.

È un libro che mostra chi siamo e come era ed è oggi la nostra società: l’orrore quotidiano che urla la violenza subita da ogni donna e da ogni bambina nel mondo, nei diversi gradi di sofferenza, tutti simili nel crescere verso un dolore infinito.

È un libro che offre la possibilità di divenire più umani.

#12 Contaminazioni: La sorellanza e la fratellanza: Sly and Family Stone

21 marzo 2013 

The sisterhood and brotherhood as: Sly And Family Stone.
La sororité et de fraternité que: Sly Stone et Famille.

Questo gruppo che parte alla fine degli anni sessanta, oggi è considerato come una band musicale soul variopinta. Eppure tanti gruppi, a loro si sono ispirati. Loro hanno aperto una porta, dove, ancora oggi, i musicisti attingono. La fratellanza e la sorellanza. Freddy, il fratello di Sly, suonava la chitarra. Larry Graham suonava il basso. Cinthya Robinson e Jerry Martini suonavano rispettivamente la tromba e il sassofono. Un bianco e una nera che suonavano assieme sopra il palco. E Greeg Enrico alla batteria: un ispanico. Questo gruppo suonava come se fossero un’unica persona. Il gruppo non attraversava i confini razziali: li cancellava. LE DONNE SUONAVANO STRUMENTI. GLI UOMINI CANTAVANO E LO SHOW ERA MANDATO AVANTI DA UN NERO. In Europa, ancora oggi noi tutti ci dobbiamo arrivare. Ed ecco a voi “Stand” che parla del colore della pelle, dell’odio e dell’amore. Signori questo è il nostro futuro.

This group, which starts at the end of the sixties, is now regarded as a band colorful soul. Yet many groups, they were inspired. They have opened a door, where, even today, the musicians draw. Freddy’s brother Sly, played the guitar. Larry Graham played bass. Cinthya Robinson and Jerry Martini respectively played the trumpet and saxophone. A white and a black playing together on the stage. And Greeg Henry on drums: a Hispanic. This group sounded as if they were one person. The group crossed racial boundaries: they erased. WOMEN played instruments. SUNG MEN AND THE SHOW WAS SENT NEXT TO A BLACK. In Europe, we all still have to go. And here “Stand” that talks about the color of their skin, hatred and love. Gentlemen, this is our future.

Ce groupe, qui commence à la fin des années soixante, est aujourd’hui considérée comme une âme bande colorée. Pourtant, de nombreux groupes, ils se sont inspirés. Ils ont ouvert une porte, où, aujourd’hui encore, les musiciens dessiner. Frère Freddy Sly, jouait de la guitare. Larry Graham joue de la basse. Cinthya Robinson et Jerry Martini respectivement joué de la trompette et le saxophone. Un blanc et un noir à jouer ensemble sur scène. Et Greeg Henry à la batterie: un hispanique. Ce groupe sonne comme si elles étaient une seule personne. Le groupe a traversé les frontières raciales: elles effacées. Les femmes ont joué des instruments. Sung Men et le spectacle était ENVOYÉ à côté d’un noir. En Europe, nous avons tous encore à parcourir. Et ici, “Stand” qui parle de la couleur de leur peau, de la haine et de l’amour. Messieurs, ceci est notre avenir.

Img - Jpg

Immagine presa da QUI

Per ascoltare “Stand” premi QUI